parliamo e apriamo gli occhi

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Sommersa da fazzoletti e spray per la gola, vittima di un raffredore tremendo, mi ritrovo sotto le coperte a scrivere tra uno starnuto e l’altro.. un sabato sera da sballo vero?

In questi ultimi giorni vissuti a letto tra una medicina e l’altra, ho ripensato all’autogestione che, da lunedì a mercoledì, c’è stata al Volta (liceo scientifico di milano, la mia scuola).. Sono stati tre giorni stupendi in cui ho imparato molte cose e ho visto la scuola sotto un altro punto di vista: non solo come una prigione dove ogni giorno c’è una verifica o un’interrogazione da superare, ma come un luogo pieno di gente con cui confrontarsi e dove si possono sempre conoscere nuove persone e nuovi punti di vista. E’ questo che ha reso l’autogestione così bella: il dialogo, l’interesse di sentire le opinioni di chi ti circonda e la voglia di confrontarsi e discutere.

Ogni giorno cominciava con una riunione in palestra a cui partecipavano tutti gli studenti, e dove veniveno discussi e risolti preblemi, dove ogniuno aveva la possibilità di proporre iniziative o dare consigli in generale. Durante la mattinata si tenevano diversi gruppi di discussione in cui si parlava e si sentiva l’opinione di esperti riguardo ad argomenti di attualità importanti e su cui vale la pena di fermarsi a riflettere. Nell’arco dei tre giorni si sono affrontati principalmente politica, società ed economia, e gni giorno io posso dire di avere inparato qualcosa di nuovo. Per questo credo che esperienzee come questa siano positive, perchè servono a sensibilizzare studenti che spesso vengono ritenuti addormentati e disinteressati. E’ attraverso il dialogo che ci si creano opinioni proprie e si impara a non dare per buono quello che viene detto in televisione.. questo è importantissimo, perchè nella vita è fondamentale pensare con la propria testa.

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